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Costruire da soli un Server Web ed ospitarlo fisicamente in casa propria su un Raspberry

Costruire da soli un Server Web ed ospitarlo fisicamente in casa propria su un Raspberry

Sommario:

  1. requisiti
  2. Prendere un dominio per nextcloud
  3. preparazione dell’hardware
  4. sbloccare porte nel router
  5. installazione di apache 2
  6. installazione di PHP
  7. Installazione del gestore del database (MariaDB)
  8. Installazione di PHPMYADMIN
  9. Configurazione del database dentro MariaDB
  10. Configurare l’accesso all’interfaccia WEB di PHPMYADMIN
  11. Configurazione del server WEB per l’utilizzo di Nextcloud
  12. Abilitare i moduli per il PHP
  13. Installazione dei certificati TLS
  14. Installazione del protocollo HTTP/2.0
  15. Installazione di Nextcloud
  16. utilizzare Nextcloud con la sincronizzazione sul PC


Requisiti:

  1. RaspberryPi 4 model b versione con 8GB di RAM o RaspberryPi 5.
  2. MicroSD da 64GB oppure da 128GB (io consiglio 128Gb 120MB/s in quanto lo spazio non basta mai).
  3. unità SSD con una capienza di 1TB o superiore da collegare al Raspberry con l’USB con un box per dischi rigidi da 2.5 pollici.
  4. Sistema Operativo: RaspberryPi O.S. versione a 64bit per sfruttare al meglio il Raspberry.
  5. batteria pijuice hat acquistabile dal sito ufficiale: uk.pi-supply.com per il RaspberryPi 4, ma non per il Raspberry pi 5 (per quest’ultimo cercare una batteria pienamente compatibile.)
  6. Gruppo di continuità a cui collegare il modem con la connessione ad internet che in caso di mancanza di corrente il cloud rimane sempre attivo.
  7. connessione in fibra con alta velocità (Download: 1GB /s e Upload: 1GB /s).
  8. dominio DDNS che punta al vostro Raspberry.


Prendere un dominio da puntare al Raspberry per utilizzare nextcloud

Per poter utilizzare Nextcloud al meglio è necessario prendere un dominio, con un nome di dominio da collegare al Nextcloud, per dare un indirizzo sempre attendibile al protocollo di HTTPS altrimenti non riuscirai a completare la procedura.
Io consiglio di usare www.duckdns.org, che permette di accedere anche con il proprio account di Google.

Subito dopo l’accesso visualizzerà la schermata per la gestione del dominio basterà mettere il nome del dominio principale e fare click su Add.


preparazione dell’hardware

Per prima cosa bisogna scaricare l’immagine del sistema operativo del Raspberry: RaspberryPi O.S. versione a 64 bit, scaricabile dal seguente link:

https://downloads.RaspberryPi.org/raspios_arm64/images/

Poi scrivetela sull’SD da inserire nel Raspberry.
Una volta fatto ciò inserite la SD nel Raspberry e avviatelo.
Quindi fate tutto il setup del sistema impostandolo come vi piace di più.

Tra le configurazioni da fare nel sistema dovrete installare il software della batteria PiJuice HAT (per RaspberryPi 4).
Per fare ciò leggete questa procedura:

Installare PiJuice Software su RaspberryPi O.S. 64-bit

se utilizzate una delle prime versioni del sistema operativo del Raspberry sopra citate il comando:

sudo apt install pijuice-base piuice-gui
non funzionerà.

Una volta impostato il sistema dovete preparare il disco SSD da attaccare al Raspberry:
Dovrete formattarlo dal sistema operativo del Raspberry con il file system EXT4, per integrarlo nel sistema del Raspberry.
Io consiglio di utilizzare l’utility gparted che si puo installare con il comando:

sudo apt install gparted
che andremo a montare durante la configurazione del web server

Fatto ciò dovete assicurarvi di avere attivato nella configurazione del sistema operativo la funzione ssh, in modo da usare il vostro Raspberry come un vero e proprio server senza monitor e tastiera collegati fisicamente.

Per accedere al Raspberry da remoto vi basta digitare in un terminale del vostro computer, sia che abbia Windows dalla versione 10 (o successiva), o una qualsiasi distribuzione di Linux il seguente comando:

ssh utente@indirizzoIP
utente = nome dell’utente del Raspberry utilizzato per accedere al sistema operativo ad esempio: pi.
indirizzoIP = l’indirizzo del raspberri che imposterete sul router.

Al paragrafo successivo imposterete il vostro Raspberry con un indirizzo IP statico, così da poter accedere al Raspberry con facilità digitando il solito indirizzo per accedere al Raspberry da un altro PC.


Sblocchiamo le porte del protocollo HTTP e HTTPs

impostiamo nel router:

ATTENZIONE!!!:
Ogni router ha le procedure per fare ciò che vi chiedo di inserire diverse e quindi non posso elencare la procedura specifica per arrivare al risultato, ma posso dirvi di controllare le istruzioni del vostro router, o di confrontare il sito del produttore del vostro router.

Impostare l’indirizzo IP del vostro Raspberry con un indirizzo statico, ad esempio:

192.168.1.25
in seguito sblocchiamo le porte:
80 per il protocollo HTTP
443 per il protocollo HTTPs
andando nella sezione port forewarding del vostro router individuando anche l’IP del Raspberry precedentemente assegnato.

Colleghiamo il nostro dominio al nostro router:

bisogna andare nella sezione dyndns del router e bisogna inserire i parametri richiesti che trovate sul sito di chi vi ha fornito il dominio.


Installazione Apache 2 su RaspberryPi O.S.

(d’ora in poi utilizzeremo la shell remota ssh.)

Prima di tutto accertiamoci che il nostro sistema operativo sia aggiornato e abbia l’ultimo kernel, per fare ciò apriamo il terminale e digitiamo:

sudo apt update

sudo apt upgrade
diamo la nostra password dell’utente root.

effettuiamo un riavvio del Raspberry digitiamo il comando:

sudo reboot
fatto l’aggiornamento del sistema adesso possiamo procedere all’installazione del nostro web server apache 2.
Sempre da terminale digitiamo:
sudo apt install apache2
diamo la conferma all’installazione dei pacchetti e attendiamo che finisca l’installazione.


Installazione di PHP versione 7.4 e aggiornamento all’ultima versione nel nostro RaspberryPi O.S.

per installare il PHP nel Raspberry dobbiamo dare la seguente stringa da terminale contenuta nel riquadro sotto:
sudo apt install php7.4 libapache2-mod-php7.4 php7.4-cli php7.4-common php7.4-mbstring php7.4-gd php7.4-intl \
php7.4-xml php7.4-mysql php7.4-zip php7.4-curl php7.4-ldap php7.4-bz2 php-ssh2 php-apcu \
php-imagick libmagickcore-dev

(La barra rovesciata (\) è lì solo per indicare che il comando deve essere digitato tutto su una riga).
Diamo la conferma per l’installazione dei pacchetti trovati.

Adesso creiamo il seguente script per aggiungere il repository ufficiale del PHP e aggiornare la versione del PHP.
Innansi tutto apriamo l’editor NANO per creare il file "php-update.sh" nella propria home del Raspberry, digitiamo sempre nel terminale:

sudo nano php-update.sh
nella finestra che si è aperta scriviamo il seguente contenuto:
#!/bin/bash

sudo apt install lsb-release -y

curl https://packages.sury.org/php/apt.gpg | \
sudo tee /usr/share/keyrings/suryphp-archive-keyring.gpg >/dev/null

echo "deb [signed-by=/usr/share/keyrings/suryphp-archive-keyring.gpg] \
https://packages.sury.org/php/ $(lsb_release -cs) main" | \
sudo tee /etc/apt/sources.list.d/sury-php.list

sudo apt update

sudo apt upgrade -y

phpver=$(php -v)
phpversion=$(echo ${phpver:4:3})

sudo apt install php$phpversion libapache2-mod-php$phpversion php$phpversion-cli \
php$phpversion-common php$phpversion-mbstring php$phpversion-gd php$phpversion-intl \
php$phpversion-xml php$phpversion-mysql php$phpversion-zip php$phpversion-curl \
php$phpversion-ldap php$phpversion-bz2 php-ssh2 php-apcu php-imagick libmagickcore-dev \
php$phpversion-fpm -y

# (La barra rovesciata (\) è lì solo per indicare che il comando deve essere digitato tutto su una riga).
poi salviamo il file con la combinazione dei tasti CTRL + O, premere INVIO e usciamo dall’editor "nano" con CTRL + X.
poi abilitiamo i permessi per l’eseguzione dello script con il comando:
sudo chmod 0777 php-update.sh
quindi eseguiamo lo script con il comando:
sudo ./php-update.sh
Si ricorda di rieseguire questo script per verificare se sono presenti nuove versioni di PHP periodicamente per ottenere sempre l’ultima versione del software.


Installazione del Database Mysql (MariaDB) per Apache 2

Il comando da dare al terminale per l’installazione del gestore del database (MariaDB) è il seguente:
sudo apt install mariadb-server
Diamo la solita conferma per l’installlazione dei pacchetti di MariaDB.

Durante l’installazione del database (MariaDB) non verrà impostata nessuna password di root del database, operazione che verrà fatta subito dopo l’installazione con questo comando:

Accedere come root con il comando:

sudo su
(IMPORTANTE!):
raccomandiamo di impostare una password all’utente root del Raspberry per ampliare la sicurezza del sistema, con il comando:
sudo passwd root
e inserire la password per l’utente root.

a questo punto digitare:

mysql_secure_installation
  1. premere invio (Enter) alla richiesta password root database in quanto è vuota inizialmente (non รจ impostata)
  2. digitare Y alla richiesta per cambiare password
  3. digitare Y a tutte le altre domande della procedura

Per uscire dall’utente root Digitare:

exit


Installazione di Phpmyadmin

Per installare PHPMYADMIN digitare nel terminale il seguente comando:
sudo apt install phpmyadmin
Durante l’installazione ci verrà chiesto di inserire la password dell’utente root di MariaDB creata al passo precedente per il nostro database.

IMPORTANTE:
mettere e ripetere correttamente, va messa la stessa come password inserita precedentemente per l’utente root del database MariaDB.


Configurazione del database per Nextcloud

Per configurare il database è necessario entrare in MariaDB con il seguente comando:
sudo mariadb -u root -p
Inserire la password dell’utente root database precedentemente impostata.

A questo punto impostare l'utente del database per Nextcloud con il comando:

create user user1@localhost identified by ’password1’;
MariaDB vi risponderà:
Query OK
significa che il comando è andato a buon fine.

ovviamente user1 e password1 sono il nome utente da creare e la relativa password.

Ora creiamo il database con il comando:

create database Nextcloud;
Adesso assegnamo i permessi dell’utente appena creato al database con il comando:
grant all privileges on Nextcloud.* to user1@localhost identified by ’password1’;
Adesso vediamo se l'assegnazione dei privilegi è andata a buon fine:
selezioniamo il database mysql con il comando:
use mysql;
e adesso vediamo gli utenti associati al database Nextcloud:
select db, host, user from mysql.db where db = ’Nextcloud’;
Adesso si può uscire dal programma MariaDB con il comando:
exit
Consiglio di scrivere l’utente, la password e il nome del database che abbiamo creato su un foglio per non dimenticarli.


Configurazione dell’accesso all’interfaccia grafica di PHPMYADMIN

Per poter accedere all’interfaccia di PHPMYADMIN dobbiamo collegare il server WEB apache2 alla configurazione di PHPMYADMIN in questo modo:
Aggiungere la riga per linclusione della configurazione di PHPMYADMIN al file di configurazione di apache2, aprendo il file "apache2.conf" in questo modo:
sudo nano /etc/apache2/apache2.conf
andare alla fine del file che si è aperto e inserire alla fine del file la seguente riga:
Include /etc/phpmyadmin/apache.conf
Poi salvare il file con la combinazione di tasti CTRL + O.
Dare INVIO per salvare nello stesso file, poi riavviare il server apache2 con il seguente comando:
sudo service apache2 restart
Per accedere a PHPMYADMIN sarà necessario far utilizzare una password diversa dalla password di sistema al gestore del database (MariaDB) in questo modo:
entrare nel gestore del database MariaDB digitando nel terminale:
sudo mariadb
Digitare l’eventuale password di sistema che vi verrà chiesta.
Una volta dentro digitare i seguenti comandi:
use mysql

update user set plugin=’mysql_native_password’ where user=’root’;

flush privileges;
Uscire dal gestore del database digitando:
exit
Adesso si può accedere all’interfaccia di PHPMYADMIN digitando l’indirizzo seguente nel browser dal vostro computer:
http://www.nomedominio.it/phpmyadmin/
Quindi inserire il nome utente del database ad esempio root e la relativa password creati durante l’installazione del gestore del database (MariaDB).


Configurazione del server WEB per l’utilizzo di Nextcloud

Prima procedura da fare è settare i permessi dell’utente predisposto alla gestione apache (utente www-data) sulla cartella www dove andrà ospitato il nostro sito o nel nostro caso Nextcloud per fare ciò da terminale digitiamo:
sudo chown -R www-data:www-data /var/www

sudo chmod -R 777 /var/www
Creiamo una cartella chiamata Nextcloud nella directory www con questo comando:
sudo mkdir /var/www/Nextcloud
Adesso montiamo il disco esterno nella cartella creata /var/www/Nextcloud:
per prima cosa bisogna individuare il PARTUUID della partizione del disco che abbiamo formattato nei preparativi di questa guida digitando nel terminale il comando:
sudo blkid /dev/sda1
dalla risposta del comando copiare il codice alfa-numerico contenuto tra le virgolette (") del parametro PARTUUID= e copiarlo nel campo qui sotto.
PARTUUID=    /var/www/Nextcloud    ext4    defaults    0    0
creare una copia di backup del file /etc/fstab in caso di problemi si ripristinerà il file originale:
per creare la copia di backup digitare nel terminale:
sudo cp /etc/fstab /etc/fstab.back
in caso dovete ripristinare il file dovete attaccare il monitor al Raspberry e la tastiera e avviarlo.
Vi chiederà di inserire la password di root inseritela e di seguito digitate il comando:
sudo cp /etc/fstab.back /etc/fstab
Adesso modifichiamo il file /etc/fstab con il comando:
sudo nano /etc/fstab
Nel file che si è aperto andiamo ad inserire la riga che abbiamo completato con il codice che avevamo inserito precedentemente, subito sotto le altre righe presenti inserendo le tabulazioni tra un parametro e l’altro come si vede nella suddetta riga.
poi salviamo il file con la combinazione dei tasti CTRL + O, premere INVIO e usciamo dall’editor "nano" con CTRL + X.

Adesso riavviamo il Raspberry con il comando da dare nel terminale:

sudo reboot
per verificare se tutto è andato a buon fine digitare il comando:
df /var/www/Nextcloud
Diamo i permessi all’utente www-data nella cartella Nextcloud con i comandi:
sudo chown -R www-data:www-data /var/www/Nextcloud

sudo chmod -R 0777 /var/www/Nextcloud
Adesso abilitiamo il modulo rewrite php per la gestione degli URL digitando il comando:
sudo a2enmod rewrite
Modifichiamo il file conf di apache per gestire il rewrite e non permettere la visualizzazione del contenuto delle cartelle dove non è permesso con queste due voci da inserire in /etc/apache2/apache2.conf:
quindi digitiamo nel terminale:
sudo nano /etc/apache2/apache2.conf
Qui andremo ad inserire le 2 voci che ci interessano la prima va solo modificata in quanto già esiste la voce, va solo settata la dicitura All alla voce AllowOverride.
<Directory /var/www/>
    Options Indexes FollowSymLinks
    AllowOverride All
    Require all granted
</Directory>
nella seconda presupponendo che abbiate creato la cartella Nextcloud in /var/www.
aggiungiamo sempre al file apache2.conf la voce:
<Directory /var/www/Nextcloud>
    Options -Indexes
</Directory>
Così facendo nessuno potrà vedere il contenuto delle cartelle dove non è permesso.


Abilitare i moduli per il PHP

Ora abilitiamo i moduli php necessari per il corretto funzionamento di Nextcloud,
dal terminale digitiamo i seguenti comandi:
sudo a2enmod headers

sudo a2enmod env

sudo a2enmod dir

sudo a2enmod mime

sudo chown -R www-data:www-data /var/www/Nextcloud
Ho pensato di inserire l’installazione del php 7.4 fpm (FastCGI Process Manager).

PHP-FPM è uno dei tanti modi di implementazione PHP, che fa parte della suite Apache-Mysql-PHP sui vostri sistemi operativi preferiti.
Questa suite è stata rapidamente adottata nel World Wide Web perché di facile implementazione ed eseguibile su tutti e tre i principali sistemi operativi.
Nelle versioni precedenti PHP funzionava in parallelo al server Apache attraverso il protocollo CGI e FAST-CGI, ma il suo utilizzo non era semplice.
Incluso direttamente nella suite del web server Apache, la sua popolarità è esplosa per la sua breve configurazione e le sue prestazioni molto alte.
ne beneficerà tutto il web server apache2, da terminale digitiamo questi comandi:

sudo systemctl stop apache2

sudo apt install php7.4-fpm

sudo a2enmod proxy_fcgi setenvif

sudo a2enconf php7.4-fpm

sudo a2dismod php7.4

sudo a2dismod mpm_prefork

sudo a2enmod mpm_event

sudo systemctl start apache2
Si consiglia di aggiungere questi comandi allo script creato in precedenza per aggiornare il PHP (php-update.sh).


Installazione dei certificati TLS

Procediamo con la creazione dei certificati TLS, in questo ci verrà in aiuto CertBot, pacchetto per O.S. linux che si preoccupa dell’installazione dei nostri certificati gratuiti e del loro rinnovo dopo 90 giorni.

Andiamo a disattivare il file 000-default.conf situato in:

/etc/apache2/sites-available
È esso che contiene i dati di default del sito apache2, che punta alla cartella /var/www/html.
Da cui costruiamo il file di configurazione per il nostro Nextcloud, creandone una copia con il nome: nextcloud.conf.
Così da avere una copia di backup in caso dovesse andare storto qualcosa si può ripristinare il default e ripartire da lì.

facciamo una copia del file 000-default.conf chiamandolo nextcloud.conf, digitiamo nel terminale:

sudo cp /etc/apache2/sites-available/000-default.conf /etc/apache2/sites-available/nextcloud.conf
e adesso modifichiamolo con il comando:
sudo nano /etc/apache2/sites-available/nextcloud.conf
al suo interno rimuoviamo il cancelletto (#) davanti alla riga:
# ServerName www.example.com
e modifichiamo il nome del sito da puntare (www.example.com), nel nome dominio concordato con il gestore del dominio che abbiamo preso al primo passo della guida.
modifichiamo il puntamento del nostro sito da /var/www/html in /var/www/Nextcloud.
Che è la cartella dove abbiamo montato il disco esterno.
Adesso disabilitiamo il default di apache2, digitiamo da terminale:
sudo a2dissite 000-default.conf
e adesso abilitiamo il nostro nextcloud.conf con il comando:
sudo a2ensite nextcloud.conf
Adesso installiamo i certificati TLS per far sì che il nostro sito sia attendibile anche tramite protocollo HTTPs.
per fare ciò ci avvaliamo di CertBot, gestore per O.S. linux che provvederà anche al rinnovo dei certificati.
Digitiamo da terminale i seguenti comandi:
per installare certbot bisogna usare l’utility snap che installeremo con i seguenti comandi:
sudo apt install snapd

sudo snap install core

sudo snap refresh core

sudo snap install --classic certbot

sudo ln -s /snap/bin/certbot /usr/bin/certbot

sudo certbot --apache

Se invece volete avere i certificati per più di un sottodominio vi basterà digitare il seguente comando:
sudo certbot --duplicate --apache
(qui vi verrà chiesto la vostra E-Mail e il vostro url di riferimento da associare al certificato, che è il nome di dominio che abbiamo concordato al primo passo di questa guida.
fatto ciò vi verrà chiesto se CertBot dovrà redirigere le chiamate HTTP in HTTPs seconda opzione sceglietela.
CertBot creerà da solo il file HTTPs relativo al vostro file conf della porta 80 abilitando di suo tutti i moduli necessari per il corretto funzionamento del protocollo HTTPs.
Il comando imposterà in automatico lo script per il rinnovo certificati prima della scadenza.

Per coloro che volessero aggiornarli manualmente o verificare se serve aggiornare il certificato, dal terminale digitare il comando:

sudo certbot renew


Installazione del protocollo HTTP/2.0

Ora installiamo il protocollo HTTP/2.0 che velocizzerà e migliorerà di molto il caricamento delle nostre pagine web...
Digitiamo da terminale il seguente comando:
sudo a2enmod http2
nel file di configurazione di apache inseriamo questa voce per abilitare HTTP/2.0, digitiamo il seguente comando:
sudo nano /etc/apache2/apache2.conf
È inseriamo alla fine del file la seguente voce:
Protocols h2 h2c http/1.1
Salviamo il file con la combinazione di tasti CTRL + O e diamo INVIO per confermare il salvataggio.
adesso riavviamo l’apache digitando nel terminale il seguente comando:
sudo systemctl restart apache2
abbiamo finito nel configurare il protocollo HTTPs e l’installazione del protocollo di comunicazione HTTP/2.0.


Installazione di Nextcloud

Finalmente installiamo Nextcloud, scaricare il file di installazione di Nextcloud dal link seguente:

https://download.nextcloud.com/server/installer/setup-nextcloud.php

e copiatelo nella vostra cartella Nextcloud:

Es. (/var/www/Nextcloud)
aprite il vostro browser preferito e fatelo puntare al file php "setup-nextcloud.php".
ad esempio:
https://www.sitovostro/setup-nextcloud.php
da lì partirà lo step di configurazione in automatico che scaricherà tutto il pacchetto nextcloud in automatico e vi porterà poi alla pagina di prima configurazione.
Dove dovrete poi inserire il nome utente e la password dell’amministratore di Nextcloud.
Poi inserire i parametri del database, se avete seguito la guida saranno i seguenti:
nome utente = root
password = (quello che avete scelto quando avete installato MariaDB)
nome database = Nextcloud
(o quello che avete creato accedendo a phpmyadmin, o durante la configurazione del database.) IP del database = localhost
poi cliccate sul pulsante conferma e sì completerà l’installazione di Nextcloud chiedendo la conferma dell’installazione delle applicazioni server aggiuntive.
Dopo averle installate la procedura vi rimanda alla schermata principale dell’account amministratore di Nextcloud.
Per aggiornare il server Nextcloud si consiglia di eseguire il seguente comando:
sudo -u www-data php --define apc.enable_cli=1 /var/www/Nextcloud/updater/updater.phar --no-interaction
periodicamente inserendolo anche in uno script da eseguire almeno una volta a settimana con un operazione pianificata.
Per aggiornare le applicazioni aggiuntive del server Nextcloud si consiglia di eseguire il seguente comando:
sudo -u www-data php /var/www/Nextcloud/occ app:update --all
periodicamente inserendolo anche in uno script da eseguire almeno una volta al giorno con un operazione pianificata.


Utilizzare Nextcloud per sincronizzare i file e le cartelle del PC

Ora che si è installato tutto il web server e Nextcloud bisogna utilizzarlo per la sincronizzazione tra i vari dispositivi.

Prima di tutto dobbiamo creare gli utenti per i componenti della famiglia che utilizzano i PC.
Per crearli si deve entrare nel server di Nextcloud del nostro Raspberry, aprendo il browser del PC e inserire l’indirizzo del sito del Raspberry, che abbiamo creato all’inizio di questa guida con duckdns.org.
Fare l’accesso con l’utente amministratore che abbiamo creato durante l’installazione di Nextcloud.
Una volta dentro cliccare sul menù del profilo dell’utente e cliccare su utenti, poi cliccare su "+" per aggiungere l’utente e inserire i dati richiesti:

Nome utente = il nome della persona che fa l’accesso a Nextcloud.
Nome visualizzato = il nome che viene visualizzato dentro l’interfaccia di Nextcloud.
Password = la password dell’utente che fa laccesso.
Indirizzo e-mail = la mail per dare notifiche all’utente da parte del server di Nextcloud,
se è attivato il servizio di invio delle mail.
Poi si deve scegliere il gruppo di utenti a cui far appartenere la persona
ad esempio aggiungere il gruppo Famiglia cliccando sul relativo "+"
per aggiungere il gruppo se non è presente.
Poi scegliere le quote dello spazio da assegnare per l’archiviazione dei dati,
quindi cliccare su "Aggiungi utente".
IMPORTANTE!!!:
Per ogni utente che create per i componenti della famiglia è raccomandabile scrivere il nome utente e la relativa password su un foglio da consegniare alla persona che utilizzerà l’account personale.

Effettuare l’accesso con le credenziali dell’utente, per impostare la lingua dell’interfaccia del Nextcloud, cliccando su "impostazioni" e cercare la voce "Language" e selezionare "Italian".
Poi sempre dentro le impostazioni selezionare la "Località" selezionando "Italia".

Per l’installazione dell’applicazione per windows su tutti i PC, bisogna scaricare e installare l’applicazione dal nostro server Nextcloud in questo modo:
Entrare nel sito del server di Nextcloud, digitando nella barra degli indirizzi del browser dove vogliamo installare il client di Nextcloud.
Fare l’accesso al Nextcloud conil propio utente che avete creato.
Per scaricare l’applicazione fare click sul menù del profilo dell’utente, poi fare click su impostazioni.
Nella parte sinistra della schermata che si è aperta cliccare su "app mobile e desktop".
Nella pagina che si è aperta cliccare su "app desktop windows 8.1+", di seguito vi verrà chiesto di salvare o aprire il file che si sta scaricando, cliccare su apri e eseguite l’installazione completa dal computer locale.
alla fine dell’installazione dovete riavviare il PC, dopo il riavvio fate l’accesso al client di Nextcloud inserendo il sito del vostro Raspberry associato a Nextcloud, di seguito dovete fare l’accesso con il vostro utente creato per utilizzare il PC con la sincronizzazione delle cartelle del PC.
Per sincronizzare le cartelle bisogna cliccare sul menù del profilo dell’app client di Nextcloud e cliccare su impostazioni, nella finestra che si apre sarà visualizzato un riquadro con le cartelle attualmente sincronizzate e sotto un pulsante "Aggiungi connessione di sincronizzazione", se si vuole aggiungerne una nuova cliccate quel pulsante e si aprirà una procedura che vi farà scegliere la cartella locale del computer in uso al momento, nella schermata successiva vi farà scegliere la cartella sul server del vostro Raspberry, dove copiare i file contenuti nella cartella locale scelta in precedenza.
Nella ultima schermata vi farà scegliere se vorrete scaricare dal server solo un collegamento virtuale ai file contenuti sulla cartella del Raspberry, o scaricare le copie complete dei file su PC.
Ovviamente se vorrete prendere la sincronizzazione anche su un altro computer dovrete scaricare l’app desktop anche sull’altro PC e aggiungere le solite connessioni di sincronizzazione che avete messo nel primo PC.


Buon divertimento con la vostra nuvola di dati in casa propria!!!

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Questo sito è stato reso disponibile al pubblico il 23 Giugno 2023 alle ore 19:00.
L’ultimo aggiornamento è stato effettuato il 31 Marzo 2025 alle ore 23:20.